“Non catastrofizzate!!!”
Davanti alle difficoltà il nostro modo di pensare, di fare previsioni e di trarre giudizi e conclusioni non sempre rispecchia la realtà in modo oggettivo. Spesso succede che cadiamo nella tentazione di ritenere un evento più grave di quanto non sia o di credere che questo possa avere sulla nostra vita delle conseguenze nefaste. Altrettanto spesso potrebbe succedere di pensare “non ce la farò mai”, “non ne uscirò più”, ecc.
Questo accade quando “prediciamo” il futuro in maniera negativa senza considerare altri possibili esiti o sviluppi; quando tendiamo a concentrarci negativamente su un evento amplificandone la sua percezione oppure quando esageriamo l’importanza dei nostri errori e insuccessi. Accade anche quando si pensa che le cose non potrebbero essere peggio di così, che la situazione è insopportabile, irrimediabile.
Questa famiglia di pensieri catastrofici (che in termine tecnico si chiamano disfunzionali) hanno una caratteristica poco simpatica legata alla loro capacità di rendere davvero possibile lo scenario temuto o perché non fanno in modo che ci si metta nella migliore predisposizione per reclutare tutte le risorse necessarie per il fronteggiamento o perché il timore che possa accadere qualcosa di terribile induce irrimediabilmente a pensarci in modo ossessivo e quindi a vivere l’evento come se davvero fosse una catastrofe.
Dr.ssa Ilenia Sussarellu