Diventa disciplinato come un pilota.
E’ inutile: per quanto ci arrabattiamo ogni giorno dietro ai nostri obiettivi, non siamo fatti per la disciplina. E’ più forte di noi. Siamo fatti per la creatività, per le emozioni, per l’improvvisazione, per l’istinto; amiamo la fantasia, il genio, l’ispirazione,…

E’ inutile: per quanto ci arrabattiamo ogni giorno dietro ai nostri obiettivi, non siamo fatti per la disciplina. E’ più forte di noi. Siamo fatti per la creatività, per le emozioni, per l’improvvisazione, per l’istinto; amiamo la fantasia, il genio, l’ispirazione, l’immaginazione. Ci piace sognare, pensare, sperare e desiderare. Ma quando si tratta di passare ai fatti in modo concreto, magari con costanza, iniziano i guai.
Basta guardarsi allo specchio: ecco le occhiaie, ecco la pancetta. Il tuo corpo segnala tutte le diete fallite, tutto lo stress accumulato in questi anni. Perchè tutto questo? Perchè manca la disciplina.
Occhio al vocabolario.
Disciplina è un termine latino, che deriva da discipùlus, discepolo. Ha ben 4 significati:
- è un insieme di norme che regolano una qualsiasi forma di convivenza (professionale, militare, religiosa, ecc.).
- si riferisce ad una materia di studio (d. giuridica, d. filosofica, ecc.).
- è l’atteggiamento tipico di chi riesce a controllare i propri impulsi.
- è uno strumento di penitenza (altresì detta flagello).
Scommetto che il tuo cervello in questo istante ha completamente rimosso le prime due definizioni, mentre cerca da un lato di tenere lontano dalla coscienza il significato numero 3, non riuscendo comunque a scacciare dalla mente l’immagine relativa a castighi, fruste, croci e sciagure. Il nostro cervello non ama in modo particolare tutto ciò che stimola il concetto di “sforzo”. E di conseguenza non ama la disciplina. Sforzarsi, per il sistema nervoso, è piacevole quanto un castigo.
Facciamo un esercizio. Proviamo a pensare a delle coppie formate da due parole, di cui una è disciplina: cosa ti fa venire in mente la parola “disciplina”? Io ho scritto su un foglio le prime 3 a cui ho pensato:
dieta – disciplina
sport – disciplina
ordine – disciplina
Probabilmente anche tu ti sforzi di tenere le tue cose in ordine, di fare sport e di controllare l’alimentazione, tre attività che richiedono fatica, controllo e disciplina. L’equazione è abbastanza semplice: più ti impegni a seguire certe regole maggiori saranno i risultati che conseguirai. Ma la vera parola chiave è costanza, ovvero autocontrollo nel tempo. La brutta notizia è che non siamo fatti per autocontrolli di lunga durata, anzi, tutt’altro.
Sforzarsi, per il sistema nervoso, è piacevole quanto un castigo.
La disciplina e l’autocontrollo non ci vengono naturali, soprattutto a lungo termine. Dobbiamo lavorarci sopra, prestare attenzione alle numerose tentazioni quotidiane e, possibilmente, aggirarle riportando la nave sulla rotta dell’osservanza e del dominio di sé. Anzi, più che la nave direi l’aereo.
La fortezza volante.
Il 30 ottobre 1935 perse la vita il maggiore P.P. Hill, pilota del Boeing Model 299, poco dopo il decollo. A cento metri di altitudine, sopra la pista del WAF di Dayton (Ohio), il bombardiere, ribattezzato la “fortezza volante” per via del numero di bombe che poteva trasportare e per l’imponente apertura alare di 32 metri, si schiantò improvvisamente al suolo ed esplose. Una volta escluso il guasto meccanico, la responsabilità venne data in toto al povero maggiore Hill, collaudatore esperto dell’aviazione militare: nonostante la sua pluriennale esperienza, Hill si era dimenticato di disattivare un nuovo meccanismo di controllo dei timoni di profondità. La stampa non ebbe esitazioni: il moderno Model 299 era troppo complesso per essere pilotato da un uomo, se nemmeno un super esperto come Hill era riuscito a ricordarsi tutte le nuove procedure. Meglio acquistare i modelli della Martin&Douglas.
Ma la Boeing, sull’orlo della bancarotta, non si diede per vinta, ed escogitò un metodo che, negli anni, si rivelò rivoluzionario in aviazione: la checklist per piloti. Dove la memoria umana non era più sufficiente, meglio dotarsi di un ausilio esterno. Geniale.
Tutto in una sola pagina. Un bellissimo e banalissimo elenco di fesserie che tutti i piloti sapevano fare alla perfezione durante decolli, voli, atterraggi e rullaggi. Compreso lo sbloccaggio dei timoni di profondità. A prima vista un elenco inutile. Ma grazie a questa checklist i Model 299, di seguito chiamati B-17, volarono per anni senza più il minimo incidente, permettendo la vittoria sulla Germania nazista durante la Seconda Guerra Mondiale.
In aviazione la checklist è la massima espressione della disciplina umana. E’ facile decidere di non compilarla, proprio perchè contiene tutta una serie di istruzioni banali che ogni pilota conosce alla perfezione. Ma i piloti fanno lo sforzo, e proteggono ogni giorno migliaia di persone da incidenti piccoli o grandi, evitando sviste ed errori dovuti alla complessità delle procedure di sicurezza. Inoltre, cosa non da poco, le checklist diventano fondamentali durante le situazioni di emergenza, quelle in cui anche il pilota più preparato rischia di dimenticarsi un passaggio per via dello stato emotivo in cui si trova. Grazie alla checklist Sullenberger e Skiles, piloti del volo US Airwais 1549, sono riusciti a far planare sulle acque del Hudson il Boeing salvando 155 passeggeri. In quella situazione di estremo pericolo è facile dimenticarsi un passaggio quando sei preso da mille ansie. Ti consiglio di leggere il meraviglioso libro di Atul Gawande “Checklist”, in cui il medico di Boston racconta la storia della creazione della prima lista per la sicurezza in sala operatoria. (Occhio se soffri di ansia perchè nel libro si parla di morti, incidenti aerei, operazioni su bambini, ecc., sai quelle cosine che conciliano il sonno…).
Meglio la disciplina o la seduzione?
Il punto è questo: la disciplina non ci viene naturale, soprattutto quando dobbiamo affrontare compiti che in qualche modo coinvolgono il nostro assetto emotivo. Quando Marco è venuto da me nel 2013 la sua azienda di informatica non riusciva a decollare. Lui e il socio le avevano provate tutte, ma il fatturato era bloccato sulla stessa cifra da tre anni. Rimanere a galla durante gli anni peggiori della Crisi aveva comunque dato loro la consapevolezza che, in fondo, la competenza e la serietà c’erano. Dopo un paio di incontri con Marco il quadro si è chiarito immediatamente: decine di ore perse cercando donne su siti di incontri. Era più forte di lui, anche se sapeva che questo dispendio energetico e temporale l’avrebbe portato alla rovina: doveva continuamente sedurre delle donne. Non riusciva a disciplinare la propria attività quotidiana, spesso basata sull’improvvisazione dell’ultimo minuto.
Il lavoro fatto con lui è stato duplice: una prima parte prettamente clinica in cui abbiamo a) capito il perchè di questa sua compulsione, e b) implementato una serie di strategie comportamentali per prevenirne le conseguenze negative. Nella seconda parte del lavoro, svolto prevalentemente nella sua azienda, ci siamo concentrati sulla costruzione di una checklist molto semplice, ma decisamente efficace visti i risultati ottenuti da Marco nel 2015: un elenco di attività quotidiane da spuntare per essere certi di raggiungere tutti gli obiettivi fissati, dalle azioni di marketing ai pranzi di lavoro con i clienti, dal controllo razionale delle mail alla gestione del magazzino, e così via.
All’inizio è stato complicato per Marco seguire la checklist, come lo è per chiunque. Ma il mio lavoro è fare il rompiscatole, e mi dicono che le rompo abbastanza bene.
Costruisci la tua checklist.
Eccoti, ti sto già vedendo in rete a cercare l’app per fare la checklist. Stai perdendo tempo. In realtà la tua vita è già piena di checklist: una di queste è l’agenda. Guardati attorno: da qualche parte dovresti avere un calendario appeso, oppure dei post-it. E chissà quante volte hai scritto delle note sul telefono che, poi, non hai mai aperto.
Sforzati di essere il più semplice possibile: le checklist in aviazione contengono 4-5 punti scritti in grassetto a caratteri cubitali, ben visibili quindi. Lascia perdere app e software, torna al vecchio e caro foglio bianco. Inizia scrivendo 4 punti chiari, ma solo dopo aver intitolato la pagina di questa tua prima lista. Potrebbe essere semplicemente “gestione della casa” oppure “gestione del frigorifero”. Quanto tempo perdi rincorrendo le incombenze casalinghe all’ultimo minuto? Immagina la tua casa come un Boeing, anche se ha le dimensioni di un aquilone: quali sono le 4 cose che non possono mancare ogni settimana? Nel Boeing, immagino, il carburante sia la principale. A casa potrebbe essere la carta igienica, oppure l’acqua, ecc.
All’inizio la tua lista deve essere il più banale possibile: non servirà a proteggerti dall’incidente “sul water senza carta” (ti è bastata quell’unica volta, poi a casa hai iniziato a stipare bancali di carta igienica che sposti col muletto), ma ti aiuterà a stare “incollato” in modo coerente e soprattutto nel tempo a questi 4 punti. Si inizia sempre dalle liste più semplici, giusto per esercitarsi, poi si costruiscono le checklist più delicate, legate alle attività professionali o comunque economiche.
La cosa più difficile è superare la noia iniziale, poi diventa tutto più semplice e interessante. Quando ho iniziato a correre il mio primissimo programma prevedeva 2 minuti di corsa lenta alternati ad un minuto di camminata per 10 volte. A parte che morivi di freddo tra una corsa e l’altra, era davvero molto noiosa la faccenda. Ma è stato un passaggio obbligato. Tu puoi fare la stessa cosa.
Come dici? Tu non ne hai bisogno perchè tieni tutto a mente?
Spero tu abbia sempre in tasca un bel fazzoletto di carta allora.
PS: secondo te la foto che ho scelto è reale oppure è un fake?